Aggiornato il 17 Dicembre, 2022 da nonsolosoldi
Si può guadagnare con Canva? Può diventare una fonte di reddito? E più in generale, vale la pena di specializzarci su uno strumento accessibile a tutti?
Cos’è e come guadagnare con Canva
Canva è uno strumento di grafica online, molto flessibile e molto semplice da usare, offerto in modalità freemium, quindi c’è una modalità free che comprende solo alcune funzionalità e una pro che invece le comprende tutte.
Non è l’unico, ce ne sono altri: alcuni sono migliori per certe cose, altri per altre cose, ma poi in realtà dipende solo da come ci troviamo noi con lo strumento.
Chiaramente il talento e il gusto individuale giocano un ruolo fondamentale se state seriamente pensando di guadagnare con Canva.
Alternative a Photoshop
Questa famiglia di prodotti – Canva e i suoi cugini Visme, Adobe Spark, Snappa, Crello, etc. etc. – erano in parte nati per mettere a disposizione del pubblico uno strumento di grafica meno complesso di Photoshop, che non è mai stato un software per tutti, per quanto rappresenti lo stato dell’arte sulla grafica pittorica.
Certo, c’erano già alcune alternative a Photoshop, però o erano deludenti nei risultati oppure erano ugualmente complesse, e quindi sostanzialmente avevano difficoltà ad affermarsi come valide alternative.
E quindi nascono questi prodotti di “Easy Graphic Design”: praticamente chiunque, con una curva di apprendimento minima, è in grado di ottenere un risultato semi-professionale (se non del tutto professionale). Ma se questi servizi sono facili da usare e costano poco, com’è possibile guadagnare con Canva e i suoi cugini?
Perché non siamo tutti uguali, non abbiamo tutti lo stesso tempo a disposizione, non abbiamo tutti lo stesso gusto e gli stessi talenti: ed ecco che qualcuno – come per esempio l’autore dell’articolo “Make Money With Canva Without Any Investment ” – ci suggerisce che possiamo guadagnare con Canva proponendoci come “Canva Creator”, semplicemente acquisendo dimestichezza con il prodotto.
Quanto si può guadagnare?
Nell’articolo arriva a parlare di 1.000 dollari al giorno, ma sono cifre chiaramente lontane dalla realtà: per fare un raffronto, uno sviluppatore senior – quindi un professionista nello sviluppo software tramite uno o più linguaggi di programmazione, con diversi anni di esperienza – al massimo oggi può chiedere 80 euro/ora, ossia 640 euro al giorno. E parliamo di un professionista più che qualificato: tanti sviluppatori lavorano per molto meno.
Non avrebbe senso quindi pagare un operatore Canva – che non possiamo neanche definire “un grafico”, perché per essere tale bisogna aver seguito un determinato percorso formativo – più di quello che chiederebbe un professionista dello sviluppo software.
Quali clienti cercare?
Però questo non significa che l’idea di guadagnare con Canva non sia valida: infatti ci sono tantissime imprese medie, piccole o micro, all’interno delle quali non ci sono figure che abbiano il tempo di impratichirsi con Canva o altri prodotti simili, imprese che hanno esigenze di grafica sporadiche e non particolarmente complesse o articolate e che potrebbero non avere il budget per rivolgersi a un grafico affermato.
Ecco quindi che un bravo freelance esperto di Canva, dotato di gusto e della capacità di capire le esigenze del cliente, potrebbe essere la soluzione e guadagnare con Canva abbastanza da trarne la giusta soddisfazione.
Come creare però l’opportunità di incontro tra l’impresa e il freelance?
Come trovare clienti?
Intanto esiste Fiverr , che è assolutamente il posto perfetto sia per il freelance che si vuole proporre che per il committente in cerca di risorse.
Ma Fiverr non è il solo: nel corso degli anni sono nati tanti altri servizi analoghi, a partire da Upwork , Freelancer , Guru , Servicescape , PeoplePerHour , CloudPeeps e ancora molti altri: vi basterà fare una ricerca su Google “fiverr alternatives” per trovarli tutti.
Quindi, tornando alla domanda iniziale: come si può guadagnare con Canva? Può diventare una fonte di guadagno? Certo, Canva come molti altri servizi specifici: l’esistenza di un strumento nato per risolvere in modo semplice un’esigenza non significa davvero che sia realmente alla portata di tutti.
Pensate a Shopify per la creazione di un e-commerce, a Wix per la creazione di un sito, a OpenSea per la creazione di un NFT: certo, tutti strumenti semplici, ma poi sono davvero tutti in grado di usarli? O meglio: tutti quelli che ne avrebbero necessità, hanno davvero il tempo e la possibilità di impararne l’uso? O non è più semplice affidarsi a un freelance che in poco tempo – e con poca spesa – arriva subito al risultato?
Per questi motivi, nella vostra ricerca di fonti di reddito non sottovalutate i servizi più semplici: qualsiasi cosa, se fatta bene, ha un valore e da qualche parte un potenziale cliente.
E se vi rimane un po’ di tempo da dedicare alla costruzione di una rendita alternativa, guardate le opportunità di guadagnare investendo il proprio tempo.