Guadagnare Online: perché "Non Solo Soldi"

Patreon: Cos’è, a cosa serve, come utilizzarlo per guadagnare online

Aggiornato il 9 Maggio, 2023 da nonsolosoldi

Patreon e la Creator Economy: molto diffusa all’estero, meno in Italia, nel 2020 aveva già raccolto oltre 2 miliardi di dollari a favore dei “creator”. E tu cosa aspetti?

Negli ultimi anni, il mondo del lavoro creativo ha subito una rapida trasformazione grazie all’avvento di nuovi modelli di business basati su internet. Una piattaforma che ha rivoluzionato il modo in cui artisti, creatori di contenuti e professionisti creativi riescono a monetizzare il proprio lavoro è Patreon. Vediamo insieme cos’è, a chi è destinato, a cosa serve e soprattutto qual è il modo migliore per utilizzare Patreon, dal momento che rappresenta per molti un’ottima opportunità per guadagnare online.

Cos’è Patreon?

Patreon è una piattaforma di crowdfunding online fondata nel 2013 da Jack Conte e Sam Yam. Il suo scopo principale è consentire ai creatori di contenuti (creator) di ricevere finanziamenti regolari dai loro fan o sostenitori, chiamati “patron”. Questo modello di finanziamento consente agli artisti e ai professionisti creativi di avere una fonte di reddito stabile e prevedibile, al contrario dei metodi tradizionali di monetizzazione, come la pubblicità o la vendita di singole opere.

A cosa serve Patreon?

Patreon è pensato per sostenere una vasta gamma di professionisti creativi, tra cui artisti, scrittori, musicisti, podcaster, youtuber, sviluppatori di videogiochi e molto altro. La piattaforma offre ai creatori la possibilità di stabilire un rapporto diretto con i loro fan, fornendo contenuti esclusivi, premi o esperienze uniche in cambio di un sostegno finanziario mensile. In questo modo, i creatori possono concentrarsi sulla produzione di contenuti di qualità, senza doversi preoccupare di come finanziare il proprio lavoro.

La vera differenza introdotta da Patreon sta proprio in questo punto: normalmente un artista riceve i diritti in funzione degli ascolti e dell’uso dei propri brani e un blogger o un publisher guadagnano in funzione del traffico sui propri siti. L’andamento di questi ricavi non è stabile, dipende dai capricci del mercato (stagionalità, concorrenza, macro e micro eventi, etc. etc.).

Le aziende più strutturate (emittenti, editori, etc.) cercano di contrastare le oscillazioni del fatturato atraverso un intenso impegno commerciale, ma certo questa non può essere la soluzione per un piccolo o medio artista, produttore di contenuti o professionista creativo.

Ed ecco che nasce, con Patreon, la Creator Economy o Economia della Montetizzazione Individuale (https://forbes.it/2021/07/27/creator-economy-come-funziona-quanto-vale/ ). E’ corretto parlare di “economy” perché il solo Patreon porta ai suoi 225.000 creator oltre 25 milioni di dollari al mese (https://graphtreon.com/patreon-stats ). E Patreon non è la sola piattaforma di monetizzazione individuale: Udemy (https://www.udemy.com/ ), Substack (https://substack.com/ ), Swapstack (https://www.swapstack.co/ ), Buy Me a Coffee (https://www.buymeacoffee.com/ ), Ko-Fi (https://ko-fi.com/ ) sono solo alcuni esempi, con meccanismi analoghi e magari condizioni economiche diverse.

Quindi: avete qualcosa da raccontare? Siete un cantante, un musicista, una band? Un poeta, uno scrittore, avete un podcast? Conoscete bene qualche materia e volete fare una newsletter periodica per dispensare il vostro sapere? Siete un videomaker o un grafico e rilasciate ogni settimana un nuovo contenuto? Volete organizzare un corso di chitarra, piffero o nacchere? Giornalista indipendente, opinionista, professionista specializzato, consulente, chiunque può avere un progetto per costruire una base di “supporter”.

Smettete quidni di pubblicare su YouTube o Spotify o MailChimp o peggio Facebook: usateli piuttosto per portare i vostri fan verso Patreon (o simili). Potrete offrire così i vostri contenuti sia gratuitamente che tramite subscription (il prezzo lo fate voi), magari avendo l’accortezza di differenziare l’offerta. Ma cosa offrire, e come?

Come utilizzare Patreon per guadagnare online

La risposta è semplice, le soluzioni molteplici: intanto dovresti chiederti “cosa ho da offire? Perché un certo numero di persone dovrebbe essere disponibile a darmi qualche euro tutti mesi? Cosa ho di valore da offrire con continuità nel tempo?

Quindi la risposta semplice è “posso utilizzare Patreon per proporre ad alcune persone, in modo continuativo, un contenuto che per loro abbia un valore concreto”.

La domanda “come utilizzare Patreon” invece prevede tante risposte diverse, in base al profilo di utenti al quale ti rivolgi.

Se hai già una base di fan che ti segue su qualche social, il passaggio potrebbe essere facile: chiediti come potresti “migliorare” la tua offerta e poi spiegagli che intendi spostarti su Patreon.

Per esempio un musicista o una band, oltre alle cose più “scontate” potrebbe proporre qualcosa di più creativo: se fa eventi dal vivo, l’accesso al Meet & Greet; una chat mensile con gli utenti, magari su Google Meet così ne raccoglie divesi allo stesso tempo; le versioni demo dei brani; foto, selfie, autografi; qualche artista arriva a registrare un “Happy Birthday” personalizzato per ogni fan (in post-produzione è facile, i nomi sono quasi sempre gli stessi: Anna, Laura, Marco, Stefano, Maria, Ercole, Ettore, insomma i soliti).

Un’altra cosa molto carina (e poco impegnativa per il creator) è “ti seguo sui social”: pensa a quanto può essere contento un fan di avere un suo “idolo” tra i propri follower su Instagram.

Quindi molto dipende dal tuo pubblico: certo se sei un consulente che dispensa consigli fiscali, un tuo autografo non è molto allettante a meno che non sia su un assegno 🙂

I passi fondamentali sono questi:
1) Crea un profilo accattivante: per avere successo su Patreon, è essenziale creare un profilo che rifletta la tua personalità e il tuo lavoro. Fornisci informazioni dettagliate su di te, la tua arte e i tuoi obiettivi. Includi immagini di alta qualità e un video di presentazione accattivante che spieghi ai potenziali patron perché dovrebbero sostenerti. Non esitare a metterti in mostra: fatti vedere, senza mostrare ovviamente gli elementi più intimi della tua vita (per esempio evita di pubblicare foto nelle quali si veda la collezione di Picasso che hai in soggiorno).

2) Stabilisci livelli di abbonamento e ricompense: i creatori possono stabilire diversi livelli di abbonamento mensile, ciascuno con una serie di vantaggi e ricompense esclusive per i patron. Queste ricompense possono includere accesso anticipato ai contenuti, download digitali, merchandise personalizzato o incontri virtuali. Cerca di essere creativo e offrire ricompense che siano allettanti e di valore per i tuoi sostenitori.

3) Promuovi il tuo profilo Patreon. Per attrarre nuovi patron, è fondamentale promuovere il profilo Patreon sui tuoi canali di comunicazione: social media, sito web, blog. Condividi regolarmente i tuoi progressi, i traguardi raggiunti e i nuovi contenuti disponibili per i patron, incoraggiando i tuoi fan a sostenerti.

4) Mantieni un rapporto diretto con i tuoi patron. Patreon offre la possibilità di interagire direttamente con i tuoi sostenitori tramite messaggi privati, post sulla piattaforma e commenti. Questa interazione ti permette di costruire un rapporto di fiducia e gratitudine con i tuoi patron. Rispondi alle loro domande, chiedi feedback e coinvolgili nel processo creativo. Mostrare apprezzamento e mantenere una comunicazione aperta può incoraggiare i patron a continuare a sostenerti nel tempo.

5) Ovviamente produci contenuti di qualità regolarmente. Per mantenere l’interesse e il sostegno dei tuoi patron, è fondamentale offrire contenuti di alta qualità in modo costante. Stabilisci un calendario di pubblicazione e rispettalo il più possibile. Ciò dimostra il tuo impegno e la tua serietà nel fornire valore ai tuoi sostenitori.

6) Raccogli e analizza i feedback: Ascolta attentamente i feedback dei tuoi patron e cerca di adattare i tuoi contenuti e le ricompense di conseguenza. I feedback possono offrire spunti preziosi su ciò che funziona e ciò che potrebbe essere migliorato, consentendoti di ottimizzare la tua strategia e massimizzare il tuo potenziale di guadagno.

7) Infine, collabora con altri creatori! Ne riceverete un beneficio reciproco, senza rischiare di sottrarvi utenza. Questo è un altro modo per aumentare la tua visibilità su Patreon, collaborando con altri creatori della piattaforma. Le collaborazioni possono portare a nuove opportunità, scambi di idee e espansione del tuo pubblico. Condividere il tuo lavoro con un pubblico più ampio può aumentare il numero di patron interessati a sostenere il tuo progetto.

Bisogna pagare le tasse sui soldi guadagnati attraverso Patreon?

E si, certo: le tasse si pagano su qualsiasi ricavo, grande o piccolo. Ne abbiamo già parlato in un altro articolo che trovate qui: “Guadagni online e Tasse: come fare” (https://nonsolosoldi.click/guadagni-online-e-tasse-errori-da-evitare/)

Riassumendo 😉

Patreon rappresenta un’opportunità unica per gli artisti e i professionisti creativi di guadagnare online grazie al sostegno dei loro fan. Creare un profilo accattivante, offrire ricompense allettanti, mantenere una comunicazione diretta con i patron e produrre contenuti di qualità sono tutte strategie fondamentali per avere successo sulla piattaforma. Inoltre, l’analisi dei feedback e la collaborazione con altri creatori possono contribuire a ottimizzare la tua strategia e massimizzare il tuo potenziale di guadagno su Patreon.

E’ sicuramente una grande risorsa, insieme alle altre piattaforma analoghe. Come scegliere quindi quella giusta? Controllate i costi e i volumi: non sono piattaforme che vi aiuteranno ad avere più utenti, non nascono per questo, però un progetto nuovo con poche decine di creator potrebbe essere meno allettante. Invece i costi sono certamente un elemento di riflessione importante.

Ma soprattutto, chiedetevi cosa avete esattamente da offrire: non deve per forza essere qualcosa che conoscete già, potrebbe essere qualcosa per la quale siete portati e che potete approfondire rapidamente. L’importante è confezionare un’offerta di qualità.