Aggiornato il 8 Dicembre, 2022 da nonsolosoldi
Stash porta in Borsa il principio di condivisione attraverso il frazionamento dell’acquisto di un titolo azionario.
Come funziona
Con Stash puoi comprare 5 dollari di azioni Tesla, nonostante il valore di una singola azione (oggi) sia di oltre 900 dollari.
Non è un principio nuovo, è quello sul quale si basano tutti i fondi di investimento: costruire un portafoglio titoli condiviso tra più clienti del clienti, con tutti gli incroci possibili, è qualcosa che si fa da tempo.
Però Stash abbassa notevolmente la soglia di accesso a questo mondo: tre piani di abbonamento semplici – 1, 3 o 9 dollari al mese – tutto tramite app o sito, la possibilità di disporre – in base al piano – di una consulenza qualificata, di costruire un portafoglio Kids per i figli, l’accesso a un’assicurazione sulla vita a condizioni interessanti.
Costruire un portafoglio titoli
Abbiamo visto tutti le crescite spaventose negli anni di aziende del calibro di Google, Amazon, Tesla, Netflix, Walt Disney, Facebook, etc. etc..
Avere un portafoglio titoli – o le quote di un fondo – con questi titoli al suo interno non è alla portata di tutti.
Per costruire un portafoglio titoli è intanto necessario acquistare i titoli al loro prezzo: quindi, nel caso di Tesla, oltre 900 dollari ad azione, e non puoi comprarne mezza o un quarto.
L’ingresso in un fondo poi prevede un investimento iniziale minimo che non è indifferente per tutti, al quale va subito applicata una commissione di ingresso.
L’alternativa Stash
Con Stash tutto questo semplicemente non c’è: puoi comprare e rivendere frazioni di azioni e scegli tu come comporre il tuo portafoglio titoli in base alle aziende che preferisci.
E scegli tu quanto investire, a partire da 5 dollari.
Non è un servizio per fare trading online: serve invece a creare un investimento solido nel tempo, un fondo ad accantonamento mensile che seguirà l’andamento dei titoli al suo interno.
Purtroppo – almeno per adesso – Stash è riservato ai cittadini USA. Stessa cosa per Public , servizio analogo (che infatti recita “investi con qualsiasi importo”) e per RobinHood , che si propone addirittura come servizio gratuito.
In merito a quest’ultimo servizio, c’è una nota di colore interessante: il dominio robinhood.com era stato registrato a novembre del 1995 da Steve Jobs (quando si dice una persona lungimirante …).
Che dire? Speriamo che questi servizi di “fractional shares” arrivino presto anche in Europa, perché possono rivelarsi molto utili nella costruzioni di un bouquet di iniziative, ognuna delle quali contribuisce alla costruzione di una rendita passiva adeguata.
Se cerchi una rendita passiva, leggi il nostro articolo sul perché tanti non riescono in questo intento e quali sono gli errori più comuni da evitare.