Aggiornato il 7 Dicembre, 2022 da nonsolosoldi
Vendere foto online direttamente dal nostro smartphone è possibile e possono avere un valore commerciale inaspettato grazie ad alcune app che ci possono aiutare.
Tante foto uniche
Foto straordinarie, foto particolari, foto strane, foto fuori del comune o foto banali: i nostri smartphone sono testimoni di momenti particolari o momenti qualsiasi, ma comunque momenti unici.
E anche se non siamo fotografi esperti, ormai gli smartphone sono dotati di fotocamere incredibili e software super-intelligenti, che non faranno di noi il nuovo Avedon … però se la cavano piuttosto bene.
Tanti cercano le nostre foto
Qualcuno (anzi, più di qualcuno a dire il vero) ha ben pensato che si possono vendere foto online direttamente dai nostri smartpone, creando app che prendono le nostre foto e le mettono a disposizioni di chi cerca quei momenti, quelle scene, quelle situazioni che abbiamo registrato.
La bella notizia è che – giustamente – ci pagano per poterle usare 🙂 Quindi ecco un altro modo per arrotondare lo stipendio.
Alcuni di questi servizi per vendere foto online li conosciamo da tempo, come Shutterstock o Adobe Stock; alcun sono pensati per funzionare solo nello smartphone, altri hanno anche il sito e – volendo – possiamo caricare il nostro archivio foto dal PC.
Altri ancora funzionano su commissione: è il cliente che posta le sue esigenze (mi serve una foto di un cane, di un pagliaccio, di una spiaggia) e noi possiamo così partecipare a una sorta di contest per aggiudicarci il compenso messo a disposizione.
Quanto si guadagna a vendere le foto online?
Può essere un modo per arrotondare lo stipendo? Dipende dal sito che si sceglie per vendere foto online e dalla politica di prezzi applicata: se i clienti possono sottoscrivere una subscription e scaricare un certo numero di foto al mese, il contributo sarà minore per singola foto ma forse complessivamente interessante; al contrario, se il cliente sceglie la foto dopo una ricerca oppure la commissiona al sito perché ha necessità di uno specifico scatto, l’importo può essere molto più alto.
Opportunità anche per i professionisti
E così il panorama si estende e diventa una formula interessante anche per i “veri” fotografi, quelli che le foto le sanno fare davvero.
Snapwire per esempio è uno di questi, dove possiamo pubblicare foto in risposta alle richieste di piccole o grandi imprese, brands o creativi che cercano immagini che rispondano a determinati criteri.
Oppure Foap, un’app che ci consente di vendere foto online mettendole a disposizione di un mercato di utilizzatori commerciali sempre più ampio, sia nella formula Marketplace (noi postiamo le foto e aspettiamo che qualcuno ne faccia richiesta) oppure Missions (è il committente che posta un brief e noi partecipiamo con le nostre proposte).
O ancora EyeEm, dove però è il servizio che approva preliminarmente le nostre foto prima di renderle disponibili al mercato.
Ecco un po’ di link:
- Snapwire https://snapwire.co/for-creators/
- Foap https://www.foap.com/
- EyeEm https://www.eyeem.com/
- Adobe Stock https://contributor.stock.adobe.com/it/
- Shutterstock https://www.shutterstock.com/explore/contributor-mobile-app
- Alamy https://www.alamy.it/become-a-contributor.aspx
- Fotomoto https://www.fotomoto.com/
- Crestock http://www.crestock.com/information-for-contributors.aspx
- PhotoShelter https://www.photoshelter.com/signup/subscriber
- Scoopshot https://www.scoopshot.com/
Solo per i più bravi
Dulcis in fundo, se siete fotografi “veri” e avete foto di spessore, su Catawiki (il sito delle aste online “di qualità”) c’è una sezione di tutto rispetto dedicata alla Fotografia, quella con la F maiuscola, che trovate qui: https://www.catawiki.com/en/c/746-photography .
Non resta che provare a vendere foto online, siamo tutti pieni di foto nei nostri smartphone: e se non siete abbastanza motivati, leggete il nostro articolo “Rendita passiva e lavorare da casa: per 3 motivi molti falliscono“.
E se le foto non fanno per te, prova a guardare le altre opportunità che richiedono conoscenze tecniche minime o inesistenti.