Aggiornato il 17 Settembre, 2023 da nonsolosoldi
Si può guadagnare facendo ordine nelle case (e nelle vite) degli altri? Il Professional Organizer fa proprio questo.
Tenere la casa in ordine, ammettiamolo, è faticoso: combattiamo tutti con il nostro disordine o quello di partner o figli. Ma ovunque c’è un problema, c’è un’opportunità di guadagno.
Venne fuori qualche anno fa, quando Marie Kondo – scrittrice giapponese, esperta di economia domestica – presento il metodo KonMari (https://it.wikipedia.org/wiki/Marie_Kond%C5%8D ), un sistema per riportare l’ordine anche nelle case più incasinate.
E insieme all’ordine, l’armonia, la tranquillità, il piacere di vivere la casa e convivere meglio con noi stessi e gli altri co-inquilini.
Un metodo semplice e intelligente, fatto di strategie semplici e tecniche raffinate, da applicare con costanza: piccoli sforzi non impegnativi, dai grandi risultati.
Il primo libro di Marie Kondo fu un successo planetario: “Il magico potere del riordino: Il metodo giapponese che trasforma i vostri spazi e la vostra vita”.
E subito dopo, 2 serie su Netflix!
Emerse così dalle ombre il demone del disordine, finalmente arrivò il coraggio di riconoscerlo, di parlarne, di ammetterne l’esistenza: tutti noi combattiamo ogni giorno con il disordine, fatichiamo a raccogliere mutande e scarpe abbandonate in giro per casa, a mettere a posto la spesa, a riordinare la libreria.
Ma il problema si dimostrò subito molto più ampio: in un mondo digitale dove acquisiamo in continuazione informazioni – file, contatti, post, like, commenti, foto, video, email, whatsapp, messenger, telegram – è difficilissimo tenere tutto ordinato. Gli spazi di archiviazione non bastano mai, i file non si trovano, le foto sono un casino, impossibile ricordare su quale messenger abbiamo risposto.
E a quel punto, dal momento che era stato scoperchiato il vaso di Pandora, venne anche fuori che pure l’organizzazione del tempo faceva acqua da tutte le parti: sempre in affanno, incapaci di gestire tutte le incombenze quotidiane, vittime della minima emergenza meteo che avrebbe compromesso il delicato equilibrio nel quale ci muoviamo.
E’ così che nasce la professione di Home Organizer, che poi evolve in Professional Organizer: una figura professionale nuova, forse erede – ma in minima parte – delle “governanti” che un tempo organizzavano la vita all’interno delle abitazioni più grandi.
Figura completamente rinnovata, oggi il Professional Organizer ci aiuta a ripensare all’utilizzo dello spazio e del tempo in modo più efficente ma senza arrivare a metodi da reggimento dei Marines, anzi tutt’altro.
Ci possiamo così liberare di tanti ostacoli che siamo noi i primi a creare, a cominciare da quella tendenza ad accumulare che – con diversi gradi di intensità – appartiene quasi a tutti.
Ma torniamo al punto iniziale: come si fa a guadagnare come Personal Organizer?
Certo, non basta avere attitudine per l’ordine: bisogna studiare, ci sono corsi di formazione e anche un’Associazione Professional Organizers Italia.
Poi il percorso è semplice: si inizierà con un sito e con gli amici, in modo da avere esempi da condividere e recensioni da mostrare. Il resto viene da solo.
Ecco qualche esempio:
- Chiara Battaglioni (https://chiarabattaglioni.it/risorse-gratuite/professional-organizer/ )
- Francesca Pansadoro (http://www.tutto-aposto.com/ )
- Camilla Home Organizer (https://www.camillahomeorganizer.com/ )
- APOI – Associazione Professional Organizers Italia (https://www.apoi.it/ )
Insomma, una semplice ricerca su Google per Professional Organizer o Decluttering (il nome di questa disciplina) vi fornirà diversi esempi a cui ispirarvi.
Per certi versi ricorda un po’ l’attività di Assistente Virtuale – della quale abbiamo già parlato – ma le differenze sono molte: l’Assistente Virtuale si occupa del vostro tempo e dei vostri impegni, certo non vi sarà d’aiuto per riordinare il guardaroba e riorganizzare lo spazio intorno a voi. Entrambe queste figure però potrebbero aiutarvi a gestire meglio il vostro tempo, in modo più efficace.